giovedì, Aprile 18, 2024
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Intervista a Paolo Pirani segretario generale della UILTEC

Paolo Pirani segretario UILTEC

Paolo Pirani: “Confindustria sta dimostrando la sua inutilità”

Il segretario generale della Uiltec Paolo Pirani dopo aver firmato 19 contratti nazionali in 19 mesi, senza regole di carattere generale, attacca la Confindustria. Vi proponiamo la video intervista a Paolo Pirani condotta da Il Diario del Lavoro.
Cliccando qui troverete una sintesi dell’intervista e da scaricare in formato pdf,  oppure potete leggerla qui di seguito

Confindustria, Pirani: “Torni a rappresentare gli interessi delle imprese oppure sarà superata” “ Confindustria è stata sonoramente sconfitta nella sua idea di superamento del contratto nazionale, non solo dai lavoratori, ma dalle stesse imprese, che hanno invece preferito il dialogo con il sindacato che il muro contro muro ”. Così il segretario general e Uiltec, Paolo Pirani, in un’intervista a Il Diario del Lavoro . “ Con l’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto del ccnl del settore gas acqua siglata la scorsa settimana c hiudiamo positivamente un ciclo: abbiamo rinnovato come categoria 19 contrat ti i n 19 mesi, un contratto al mese , dimostrando che è possibile attraverso la contrattazione salvaguardare diritti dei lavoratori e interessi delle imprese adattando i modelli contrattuali, di cui tanto si è parlato ma nulla si è fatto oltre un anno fa” s piega il leader sindacale, che ricorda come l’apertura della stagione contrattuale sia stata caratterizzata da un Governo che voleva introdurre il salario minimo per legge e una Confindustria che vagheggiava l’idea di una moratoria contrattuale e il supera mento del contratto nazionale: “ Sono stati sonoramente sconfitti, non solo dai lavoratori ma dalle stesse imprese tutte le maggiori imprese; ho l’impressione che Confindu s tria abbi a dimostrato la sua inutilità c on questa presidenza e con queste velleità , p erché non è riuscita a rappresenta re gli interessi delle imprese e, dietro pregiudiziali ideologiche , è rimasta ferma al palo , mentre i sindacati, unitariamente andavano avanti per la propria strada rinnovando i contratti di lavoro ”. Per il sindacalista “d opo l’uscita della Fiat, cui sono seguite altre aziende, Confi ndustria h a perso la propria spinta propulsiva a rap p resentare gli i n t eressi del mondo industriale italia no preferendo al dialogo e alla comunanza di interessi tra lavoratori e imprese l’idea malsana di un mu r o contro muro che abolisse il contratto nazionale ”. Infatti per Pirani “non è un caso che abbiamo fatto accordi confe derali sulla rap p r esentanza e su lle regole contrattuali con tutte le associazioni imprenditoriali tranne che con Confi n dus tria e che oggi, dopo avere più volte preteso da noi una verifica dei criteri di rap p r esentanza, cosa che noi abbiamo fatto facendo un accordo ed a deguandoci a questi modelli di rap p resentanza, oggi st i a essa stessa sfu ggendo alla necessità di misurare la propria rap p res entatività ” . Ed è proprio questo il motivo, secondo il sindacalista, della posta condizione per il confronto e per una positiva ripresa del dialogo con Cgil, Cisl e Uil il criterio di esclusività di rappresentanza: “Confi ndustria riven dica il fatto che lei possa rap p r esentare tutte le a ziende di un de terminato settore al di là di u n a sua verifica di rap p r esentanza invitandoci a non fare accordi con altre asso ciazioni di impresa , che pur insistono in questa o i n quella categoria merceologica; così come facciamo noi , che facciamo eleggere da tutti i lavor atori le n o s tre rappresenta nza Confindustria si ponga il problema di rap p r esentare l’insieme del le aziende di queste o di quel comparto e n on pensino c he la cosa avve nga per una sorta di ‘patto leon ino ’ che es c l uda le associazioni minori e pensi piuttosto a tornare a rappresentare Fiat e le altre imprese che sono uscite ”. “Anche perché – conclude – n oi auspichiamo d i ave re controparti forti e credibil i, ma occorre chiarire un concetto molto semp lice: in tanti dicono il sindacato è da r ottamare e che appartiene al passato, mentre chi oggi sta rap p r esentando il passato è proprio Confindustria ”.